Innanzitutto vorrei esprimere la mia disapprovazione: ero fermamente convinto che dopo due giorni di silenzio da parte del sottoscritto si sarebbe scatenata l’ira di Dio: un tam-tam di notizie (o tom-tom? Non ricordo mai), dov’è?, che fine ha fatto?, perché?, come?, con chi?, servizi a Chi l’ha visto?, a Quarto grado, a Quinta colonna … Invece la gente è andata avanti a lavorare, ad alimentarsi, a respirare, ad andare di corpo come se niente fosse: vergogna. Nel frattempo tante cose sono accadute. Basti pensare che il Papa è andato a lesbo: vergogna.
E a me, cosa è accaduto? Che mi si era rotto il computer, tutto qui. Cosa volete farci, io possiedo anche un telefono furbo (per gli anglofoni: smartphone) e potevo chiedere in prestito un portatile, ma sono come Montanelli, che usava sempre la sua fida Olivetti Lettera 22: senza il mio libro-nota (per gli anglofoni: notebook) mi sento perso. E vabbè, cose che capitano. Comunque cadranno delle teste per quello che è successo.
Vi confesserò che la tentazione di smettere c’è stata, ma alla fine ho pensato che avevo ancora qualcosa di inutile da dire almeno fino a giugno / luglio, poi mi prenderò una lunga pausa di riflessione. Nel frattempo cercherò di rimanere fedele alla mia linea editoriale, mantenendo il blog a contenuti zero, offrendovi qualche nuova primizia e riproponendovi alcuni cavalli di battaglia del passato più o meno recente.
Che dire, quindi? John Neverborn is coming back.
Per i non anglofoni: Giovanni Mainato sta venendo dietro.
