Io e i miei amici siamo degli snob(s) e una volta alla settimana ci riuniamo per una serata snob. L’ultima volta ci siamo trovati a casa mia a sorseggiare un bicchiere di bianco della Borgogna e ad ascoltare un po’ di free jazz. Io ci tenevo anche a mostrare loro una tela da poco acquistata ad una fiera di arte contemporanea.
A metà della serata decido di cambiare disco (nulla può sostituire il calore del vinile), ma per sbaglio ne metto uno di Chopin, che è accolto con schifo e disgusto dagli altri, indignati di fronte ad un compositore così nazionalpopolare. Mi sono affrettato a sostituirlo con un Debussy, e non è mancata comunque qualche nota di disapprovazione: “Personalmente avrei preferito un buon John Cage. L’ultimo Cage in particolare” ha sentenziato Giorgio.
Dovete sapere infatti che Giorgio predilige l’ultimo Cage, Luigi il primo Stockhausen, Franco l’ultimo Webern. Io personalmente detesto l’ultimo Stravinsky, che invece è molto amato da Giorgio, il quale non sopporta il primo Nono (scusate il gioco di parole), per cui stravede Franco, che non ama il primo Varèse, mentre Luigi disprezza l’ultimo Berio. Questo succede anche quando decidiamo di vedere un film: io non amo l’ultimo Bergman, che invece è apprezzato da Franco, il quale odia il primo Antonioni, il migliore, secondo Luigi, che condivide con Giorgio la passione per l’ultimo Rohmer, a mio parere molto sopravvalutato.
Durante l’ascolto la discussione si accende. Giorgio sostiene che il pianismo di Benedetti Michelangeli sia troppo algido e ovattato, e gli antepone le oscillazioni agogiche di Claudio Arrau, mentre Franco e Luigi hanno parole di apprezzamento per le sfumature dinamiche di Richter, e io affermo che se non fosse morto giovane Dinu Lipatti sarebbe ricordato per un fraseggio di gran lunga superiore a quello degli altri due. Come succede in questi casi, ciascuno di noi si accalora per sostenere la sua opinione: qualche frecciatina, poi qualche parola grossa, un paio di spintoni…
Risultato della serata: tre ferite lacero-contuse, un trauma cranico, escoriazioni diffuse.
Non escludo che la prossima volta noi si possa discutere di fica.
