Tra le tante attività a cui mi sono dedicato per sbarcare in lunario (o sbancare? Non ricordo mai) c’è anche quella del creativo pubblicitario. Si tratta della figura professionale che inventa gli slogan(s) per gli spot(s).
Non è stato un percorso semplice. Come tutti i veri creativi, infatti, non sempre sono stato capito.
All’inizio mi si accusava di creare slogan(s) troppo colti: ad esempio “Il dado è tratto” per un gioco da tavolo, “I have a dream!” per un farmaco contro l’insonnia, “Ei fu” e “Memento mori” per un’impresa funebre, “Omnia munda mundis” per un fustino di detersivo, “Il cielo stellato sopra di me” per una cabriolet.
Ricordo che una volta una nota ditta di gelati mi chiese di trovare uno slogan che fosse efficace ed icastico. Io, pur non avendo le idee chiarissime sul significato del secondo aggettivo, mi misi subito all’opera, e alla fine, dopo un duro lavoro, proposi questo: Pur nella consapevolezza della caleidoscopica mutevolezza dell’animo umano, partendo dal presupposto che de gustibus non est disputandum, e non ignorando i veti di una legislazione che reprime ogni forma di pubblicità comparativa illecita, mi sentirei di consigliare vivamente un prodotto che, ammesso e non concesso che voi vogliate accordarmi la vostra attenzione per questo torno di tempo, potrebbe a buon diritto aspirare ad allietare le vostre giornate estive in ragione di peculiari proprietà organolettiche finalizzate ad una piacevole stimolazione delle vostre papille gustative. Se però volete acquistare altre marche, amici come prima. Non fu giudicato sufficientemente icastico.
Di recente mi è stato chiesto anche dal Ministero della Salute di inventare nuovi slogan(s) per un’efficace campagna antifumo. Infatti “Il fumo uccide”, “Il fumo provoca il cancro” e”Il fumo provoca sterilità” sembrano non sortire alcun effetto. Io ho proposto: “Il fumo provoca l’uscita dall’Europa”: scommettiamo che tra un paio di settimane le tabaccherie chiuderanno?
