Il fratello della vecchia stava finendo di preparare le valigie (aveva infatti deciso che era meglio cambiare aria per un po’ di tempo), quando la porta della sua stanza si aprì di colpo ed entrarono nell’ordine l’ispettore Sbrana, il fido Fido, il suo aiutante, e il fido Fido, il pitbull.
“Mani in alto!” intimò Sbrana, “Lei è in arresto! Abbiamo le prove della sua colpevolezza!”, e gli sventolò in faccia il promemoria in cui aveva appuntato di uccidere sua sorella per non dimenticarselo. “Si vergogni! Arrivare ad uccidere sua sorella solo per incolpare un povero maggiordomo rom e avere così la possibilità di essere ospitato a Dalla vostra parte! Lei è un essere abbietto!”
“Abbietto? In che senso? Mi faccia almeno controllare nel vocabolario se è una cosa positiva…” cercò di prendere tempo il fratello della vecchia, ma fu ammanettato e portato via. La pena alla quale fu condannato fu la peggiore che si possa immaginare: travestito da rom, fu raggiunto dalle telecamere di Dalla vostra parte e da una folla inferocita che lo insultava e invocava la pena di morte. L’umiliante servizio andò in onda quella sera stessa, in una puntata dal titolo “Ora basta, ci siamo rotti le balle!”. Chi la fa l’aspetti.
La sera stessa, per celebrare degnamente la soluzione del caso, la figlia della vecchia diede una grande festa e si scatenò nella pista da ballo con Sbrana e Fido, mentre l’altro Fido, il pitbull, scondinzolava soddisfatto dopo avere ricevuto come premio una doppia razione di croccantini.
Nel frattempo bisogna sapere che Sbrana aveva contattato il signor Holmes per chiarire lo spiacevole equivoco (come ricorderete era finito a fare l’ispettore scolastico al posto suo), e la risposta che ricevette lo lasciò sbalordito: non soltanto Holmes non era per nulla contrariato, ma lui e il dottor Watson si erano divertiti un mondo nel loro nuovo ruolo, che avevano esercitato con rigore e severità. Dalla loro indagine era risultato che il professore di scienze di seconda media in una circostanza aveva usato il bianchetto nel suo registro personale, mentre la professoressa di storia di prima in data 02 febbraio aveva spiegato le guerre puniche, ma si era scordata di annotare l’argomento nel registro di classe. Per questi motivi la scuola fu chiusa e il preside rinviato a giudizio.
Nel suo discorso alla fine della serata Sbrana era visibilmente commosso: “Beh, caro Fido”, disse rivolgendosi al suo aiutante, “Abbiamo fatto un buon lavoro insieme! Ora però dobbiamo ritornare alla nostra vecchia attività. Il mondo della scuola ha bisogno di noi”. Ma proprio in quel momento il telefono squillò: “Pronto? Come dice? Sul serio? Ma certo commissario! Più che volentieri! Si figuri! Grazie commissario, arrivederci”. Quando riattaccò Sbrana era raggiante: “Come non detto Fido, sembra che le scuole dovranno fare a meno di noi per un altro po’. A quanto pare abbiamo lavorato talmente bene che il commissario di polizia ha deciso di affidarci un’altra indagine! E mi sembra di capire che riguardi un individuo particolarmente brutto e repellente…”. “Ispettore, ma come fa a saperlo?” domandò Fido, “ancora una volta il suo infallibile intuito?”. “No, Fido. E’ che il commissario mi ha detto: ispettore Sbrana, il caso Sgorbio è tuo!”.
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