E’ vero, è da molto che manco. Si potrebbe quasi dire che assomiglio un po’ a chi per lungo silenzio parea fioco. E’ inutile che annuiate, lo so che non avete capito l’allusione.
Io in realtà avrei anche fatto a meno di tornare a scrivere, ma un gruppo di italiani ha insistito talmente che alla fine mi sono deciso a farlo. Aspetta, mi ero anche appuntato il numero esatto… eccolo qui: 60 milioni di italiani.
In effetti capisco che leggere i miei post(s) possa essere d’aiuto in un momento difficile. Perché diciamolo pure: è un momento difficile. Dopo un prolungato periodo di lockdown (per i non anglofoni: chiudisotto) la gente finalmente ritorna ad uscire, a passeggiare, a lavorare, ad amare, ma non si può ancora assemblare. Infatti sono vietati gli assemblaggi.
Dopo questa esperienza siamo diventati tutti più sospettosi gli uni verso gli altri. Io ad esempio l’altro giorno sono stato redarguito da un tizio per essere entrato in un supermercato a volto scoperto. Però gli ho risposto per le rime: “Caro signore, lei sarebbe pronto a scommettere che non porto una maschera? Si rilegga Pirandello!”. In compenso nella banca vicino a casa mia sono entrati due ladri con i passamontagna e hanno ricevuto i complimenti di tutti per l’alto senso civico. Vi pare giusto?
Forse qualcuno si chiederà cosa abbia fatto Mainato chiuso nella sua abitazione. Cosa volete che abbia fatto? Quello che hanno fatto tutti: ho letto dei libri (titoli come “Cent’anni di solitudine”, “Il misantropo” e altri), ascoltato musica (soprattutto “Un ballo in maschera” di Verdi), guardato la tv, mi sono dato alla panificazione e, da un certo punto in poi, anche alla pescificazione: in poche parole ho moltiplicato dei pani e dei pesci per passare il tempo. Ho anche appeso al mio balcone un cartello con scritto: “Andrà tutto discretamente”.
E, come tutti mi sono chiesto il perché di tutto questo. Ad un certo punto ho avuto quasi il sospetto che il nostro premier abbia ucciso il padre e si sia accoppiato con la madre. Sarebbe veramente spiacevole.
Comunque, non pensiamoci più. Cedendo alle vostre richieste ogni tanto posterò qualcosa. Voi nel frattempo fatevi un serio esame di coscienza e chiedetevi se ve lo meritate.
