Purtroppo chi come me ha figli che frequentano la scuola si rende conto di quanto sia poco al passo con i tempi.
Mio figlio mi diceva che l’altro giorno il professore di fisica si vantava di avere scoperto due giorni prima, dopo essere stato colpito da una mela, che due punti materiali si attraggono con una forza di intensità direttamente proporzionale al prodotto delle masse dei singoli corpi ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. A quanto pare ha pure esclamato: “Di questo passo chissà dove potrà arrivare la scienza!”.
Per non parlare del collega di educazione fisica, che la settimana scorsa a lezione avrebbe detto alla classe: “Calcio? Non so di cosa si tratti, ma mi dicono che tra i Maya vada per la maggiore”.
E poi nessuno riesce mai ad arrivare al Novecento. L’insegante di storia arriva al massimo all’Ottocento, quello di italiano al Settecento, quella di matematica insegna a contare fino all’ottocentonovantanove. L’unico che alla fine dell’anno scorso si pavoneggiava per tutta la scuola era il professore di latino: “Io sono arrivato al Novecento e voi no”, diceva ai colleghi. Che delusione scoprire che era arrivato al 900 d.C.